Il modello di riferimento è quello Strutturale-Esperienziale teorizzato da Minuchin e Whitaker, con una particolare attenzione rivolta alla storia della famiglia (Bowen), all'individuo, alla relazione terapeutica, al rapporto tra famiglia e individuo e tra questo e il suo mondo interno.
L'approccio strutturale, promosso e sviluppato da Salvador Minuchin si focalizza principalmente sul concetto di "distribuzione del potere" interno ad ogni sistema-famiglia. Privilegia la ristrutturazione dell'intero sistema attraverso la ricerca di condivisione di obiettivi, da attuarsi mediante una cooperazione tra tutti i membri della famiglia. Per Minuchin il sistema-famiglia è definito come: "...l'invisibile insieme di richieste funzionali che determina i modi in cui i componenti della famiglia interagiscono".
L'approccio sviluppato da Murray Bowen lavora prevalentemente sulla necessità di differenziare il più possibile i singoli membri del sistema-famiglia. Secondo Bowen, infatti, le principali cause di comportamenti distorti all'interno di una famiglia derivano dalla mancata realizzazione del così detto "svincolo" di uno o più membri. Una delle tecniche messe a punto da Bowen consiste nell'individuare un singolo membro della famiglia, con lo scopo che questi possa cambiare le "regole" familiari fino a quel momento adottate.